COS' ERA UNA POSTERIA NEL 1938 ?

Cos'era la posteria nel 1938?

La posteria era considerata un punto di ritrovo e di aggregazione dove oltre a passare momenti di svago tra amici si poteva assaporare un buon salume o una fetta di formaggio annacquati da un buon bicchiere di vino. Nel contempo era inoltre possibile fare la spesa quotidiana acquistando (naturalmente sciolti) anche pasta, riso, biscotti zucchero farina e altri generi quali tabacco, detersivi, petrolio, polveri per tinteggiare e tanto altro....

Da quel tipo di attività sorta nel 1938 per merito di "nonno Silvio e nonna Angela" (figlia di commercianti) e al contributo dei futuri figli si è giunti fino al 1993 dove "mamma Gabry " ha deciso di prendere le redini dell'attività con il sostegno del figlio Massimo (che sono io) cercando di continuare nel rispetto della tradizione e migliorare ove possibile quanto era stato fatto fino ad allora.

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domenica 27 novembre 2011

Il NATALE si avvicina





Manca meno di un mese a Natale e ormai inizia a salire l’adrenalina per cosa acquistare in previsione della grande abbuffata. Le vetrine sono ormai pronte e tutto quanto preso è ormai esposto. Quest’anno offriamo ben quattro aziende di panettoni per soddisfare ogni palato. Dalla ormai storica Virginia che presenta anche versioni molto eleganti tra cui svetta una decorazione in velluto nera abbianata ad oggetti in metallo quali vassoi o secchielli da spumante, troviamo il classico incarto a caramella e una versione in cassa di legno con fichi e uvetta. Altra azienda storica è la Flamigni con una confezione scozzese che può sempre essere riutilizzata come recipiente oppure la confezione in versione contadina.Terza azienda è la Tre Marie per quanto riguarda la “veneziana” nell’incarto lussuoso. Ultima ma solo perché è il primo anno che la proponiamo è la Filippi, piccola pasticceria a livello poco più che familiare, che presenta un insolito panettone all’olio extravergine che sostituisce sia il burro che i derivati del latte sia una versione classica e una versione in un elegante cassa in legno al moscato con all’interno un vasetto di “gelatina” di moscato da spalmare sopra ad ogni fetta. Come potete vedere c’è solo l’imbarazzo della scelta!!   

sabato 26 novembre 2011

La bureola o pasta di salame per i ...


La bureola o pasta di salameper chi non la conosce con il nome dei nostri vecchi è ormai una rarità dovuta alla limitata produzione e al cambiamento di gusti. Tuttavia negli ultimi anni si è visto un ritorno di questo fantastico prodotto dai molteplici usi. La bureola la si può utilizzare in diversi modi: in mezzo ad un panino cruda (il massimo della goduria) oppure avvolta nella carta da zucchero e poi messa nella brace del camino, o viene utilizzata per preparare gustosi sughi o per il classico risotto con la bureola. Qui di seguito potete seguire paso passo alla preparazione del risotto. Se avete consigli sono sempre ben accetti.
Ingredienti per 4 persone
400 g di riso vialone nano, 200 g di pasta di salame, 2 scalogni, 1 bicchiere di vino, olio extravergine d'oliva, sale, brodo vegetale, una noce di burro.

Preparazione "Risotto con pasta di salame"
In una padella con l'olio, rosolate lo scalogno tritato, aggiungete la pasta di salame e lasciate rosolare per 5 minuti a fiamma viva, girando in continuazione per sbriciolare la pasta di salame ed insaporite di sale.
Aggiungete il riso, date una prima insaporita per 5 minuti, sfumate con il vino e lasciate evaporare.
Aggiungete il brodo, portate il riso a cottura e, a tre minuti di fine cottura, spegnete la fiamma.
Mantecate con una noce di burro e parmigiano grattugiato.

domenica 6 novembre 2011

"Salmone selvaggio del Pacifico"

Sono tante le specie di salmone selvaggio, ma ho voluto scegliere le due più pregiate: il reale o “Red King” e l’argentato o “Coho”.Pesci pescati  all’amo con l’ausilio dei “troller”,puliti e surgelati direttamente a bordo per poter mantenere inalterate le proprietà organolettiche e nutrizionali. Si selezionano i pesci più belli e sodi e la filettatura è manuale al coltello.Poi vi è una leggera salatura manuale con sale marino ed infine l’affumicatura lenta con legni pregiati  con il metodo detto per “impiccagione” per far si che il fumo avvolga omogeneamente l’intero filetto ed il grasso in eccesso venga eliminato. Per finire si effettua l’eliminazione della parte marginale sino ad ottenere il cuore. Vi suggerisco di gustarlo al naturale o semplicemente accompagnato da pane integrale leggermente abbrustolito.Lo considero un ottimo regalo per chi è amante del buon cibo. Ogni baffa varia dai 700 ai 900 grammi.  

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